30 ORE A FIRENZE

Vi è mai capitato di impuntarvi su qualcosa e sentire il bisogno di doverla fare a tutti i costi? Dopo aver visto al cinema Inferno (il film di Ron Howard) giorno e notte non facevo altro che pensare: devo andare a Firenze. Se devo essere sincera, in Italia ho viaggiato veramente poco, se non pochissimo, e della Toscana ricordavo solamente il pane sciapo di quando sono stata in gita a Pisa e all’Isola d’Elba…bellissime!

Abbiamo colto l’occasione di andare a Firenze grazie ad Italo che offriva una promozione per cui il viaggio di ritorno era “regalato”: abbiamo speso 20 euro a testa A/R dalla stazione di Venezia Mestre con destinazione Firenze Santa Maria Novella. Tramite Booking abbiamo prenotato un albergo, La Residenza di Michelangelo, che dista 5 minuti dalla Stazione: all’interno di un palazzo, questo B&B è arredato in modo…come posso dire? Assolutamente poco minimal! Ma non posso assolutamente lamentarmi, il personale è stato super gentile e tutto era molto pulito. Il pacchetto prevedeva anche la colazione che viene servita al bar di sotto: un posto molto tradizionale e genuino! Consigliato!

Prima di partire l’ideale secondo me sarebbe suddividere la Città in zone. Ecco la nostra proposta:

SANTA MARIA NOVELLA, SAN LORENZO, SAN GIOVANNI, PIAZZA DELLA SIGNORIA, SANTA CROCE, SANTO SPIRITO, PITTI

31 MARZO

Arrivo alla Stazione Santa Maria Novella: è stata la mia seconda volta su un treno non-regionale e devo dire che il viaggio è stato piuttosto piacevole, sicuramente preferibile all’aereo! Abbiamo viaggiato in ambiente smart cinema: per vedere il film proposto dalla compagnia è necessario munirsi di cuffiette mentre per scegliere il film bisogna accedere al sito di Italo immettendo credenziali e numero di biglietto da PC o tablet. Tuttavia il Wi-Fi non è dei migliori quindi vi consiglio caldamente un buon vecchio libro!

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Cattedrale di Santa Maria del Fiore, Firenze

La prima cosa da fare appena arrivati a Firenze, dopo aver lasciato armi e bagagli in hotel, è andare alla biglietteria del Duomo di San Giovanni e prendere il biglietto unico che vi darà la possibilità di visitare entro 48h:

  • la Basilica di Santa Maria del Fiore (l’ingresso è gratuito ma senza il biglietto non potrete andare a vedere la cripta)
  • il Battistero di San Giovanni
  • salire al Campanile di Giotto (questa visita può essere prenotata tramite i distributori automatici che trovate nella biglietteria per evitare la coda)
  • salire alla Cupola del Brunelleschi (questa visita deve essere prenotata tramite i distributori automatici che trovate nella biglietteria)
  • visitare il Museo di Santa Maria del Fiore.

Concluse le nostre commissioni, ci siamo fiondati al Mercato Centrale di San Lorenzo, un vero e proprio mercato coperto dove troverete di tutto: al piano terra i baretti più tradizionali dove mangiare il panino con il lampredotto o il bollito (oltre a questi ci sono anche un sacco di venditori di pesce, carne e quello che volete) mentre al piano superiore trovate tavolate in comune e posticini piuttosto chic dove cibarvi (si va dallo stand vegetariano, al sushi ecc.). Noi siamo rimasti al piano terra e abbiamo optato per un panino con il bollito e uno con il lampredotto take away da Nebrone, di cui avevamo letto delle buone recensioni su internet. Nel caso in cui non sappiate cos’è il lampredotto, è un piatto tipico fiorentino a base di stomaco di bovino (uno dei quattro). L’ho assaggiato senza sapere cosa fosse veramente e non mi è piaciuto per la consistenza…il gusto però è buonissimo! Questo per dire che, se vi piace la trippa, ne rimarrete estasiati. Il panino con il bollito è stata un’ottima alternativa.

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Il panino di Nebrone e il gelato di Perché no!…

Abbiamo approfittato di un momento di calma per entrare al Battistero di San Giovanni e accodarci ad una scolaresca per ascoltare la guida: la sua forma ottagonale simboleggia l’ottavo giorno ovvero il giorno in cui Cristo è risorto, il giorno iniziale per i cristiani e quindi per i nuovi battezzati. Poi abbiamo visto la Basilica di Santa Maria del Fiore che venne costruita successivamente, quando ormai i mosaici all’interno del Battistero furono completati: la Cupola del Brunelleschi è divina ma per il resto, il Duomo è piuttosto spoglio (per rispettare la spiritualità del luogo del tardo Medioevo e del primo Rinascimento). Io purtroppo sono abituata alle cattedrali barocche e gotiche dell’Est, quindi mi ha lasciata un po’ delusa. Mi è piaciuto il dipinto che raffigura Dante e i dannati, mi ricorda il liceo.

In direzione Giardini di Boboli, abbiamo fatto una sosta alla gelateria Perché no!… che si trova in una laterale dopo Piazza della Repubblica (per intenderci, nelle vicinanze di Zara). Ho scoperto questa gelateria grazie al post su Firenze de ilblogdellaconnie, che durante il soggiorno abbiamo seguito come se fosse la Lonely Planet. Siamo rimasti piacevolmente sorpresi: da fuori pensavamo di essere in una di quelle gelaterie che offrono solo i classici gusti, dove al massimo puoi trovare come eccezione il cioccolato extra-fondente. Una volta entrati…il paradiso dei gusti! Io ho optato per lavanda e lampone, mentre Alvise per wasabi e mango. Se siete molto indecisi vi consiglio di chiedere un assaggio!

Attraversata Piazza della Signoria e il Ponte Vecchio arriviamo al Palazzo Pitti, da qui si entra al Giardino di Boboli: posto ideale per rilassarsi all’ombra del verde degli alberi. Il parco è molto grande, vi consiglio di perdervi tra i cespugli.

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Palazzo Pitti visto dal Giardino di Boboli, Firenze

Dal Giardino di Boboli ci siamo mossi in direzione Piazzale Michelangelo dove ci aspettava il tramonto sulla città: noi abbiamo percorso delle viuzze interne in salita che costeggiavano il Forte Belvedere (ad un un certo punto ho pensato ci fossimo persi). Arrivare al Piazzale è leggermente stremante, ma per vedere la città dall’alto si dovrà pur fare una salita! Siamo arrivati in tempo per goderci il tramonto sulla città accompagnati dalla musica di un artista di strada, era pieno di gente.

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Tramonto spettacolare da Piazzale Michelangelo…da non perdere assolutamente!

Piccola sosta in hotel e si va a cena da Braciere Malatesta: a soli 2 minuti dal nostro hotel,  vicinissimo alla Stazione. Noi eravamo andati nel pomeriggio per prenotare ma all’interno è molto grande e ci sono abbastanza coperti: nel periodo estivo chiedete di tenervi un tavolo nel bellissimo patio. La scoperta di questo posto non è stata casuale, ma ho seguito il consiglio di Sara Caulfield che ne ha parlato nel suo blog in un post su Firenze. Uno dei motivi per cui siamo andati a Firenze è stata anche la fiorentina, quindi perché non ordinarne una da 1,2 kg? In attesa della nostra bistecca abbiamo ordinato l’antipasto del cacciatore: un tris di crostini, affettati, pecorino e composta di cipolla. La fiorentina era buonissima, anche se mentre la mangiavamo ricevevamo delle occhiatacce di una vegana seduta accanto a noi (il ristorante è anche pizzeria, ecco spiegata la sua presenza). Per non farci mancare niente alla fine abbiamo preso due dolci: la crema al mascarpone con cioccolato e sbriciolata di cantucci, e la panna cotta con frutti di bosco. Novanta euro tondi: la fiorentina costava 48 euro al kg.

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Ponte Vecchio al tramonto, Firenze

1 APRILE

La visita al campanile di Giotto era fissata alle 12 quindi passiamo la mattinata in zona Santo Spirito. Dopo aver visitato la Basilica di Santo Spirito, molto bella a mio parere (e l’entrata è gratuita) facciamo una tappa alla FOTOAUTOMATICA, la cabina fotografica che vi permette di fare le 4 foto in sequenza, come quelle dei film per intenderci. Vicino alla macchinetta c’è un posto, il Santo Forno, un panificio così bello che tutti dovremmo (o vorremmo) averlo sotto casa: noi ci siamo andati con la scusa di dover fare moneta per le foto e per cercare dei cantucci da portare a casa. Morale della storia: siamo usciti con i cantucci (buonissimi!), le monete e una schiacciata alle noci con dentro il prosciutto cotto. Libidineee, direbbe Jerry Calà. Comunque il posto offriva anche la colazione: c’erano delle torte niente male.

Fatte le foto e riempita la pancia, andiamo al Campanile di Giotto dove ci aspettavano 400 e passa scalini, ideali per smaltire la schiacciata! Dalla cima del Campanile potrete vedere tutta Firenze.

Il nostro tempo a disposizione stava per scadere quindi facciamo un salto nella bellissima Piazza Santa Croce, dove si trova la Basilica. Poi a San Lorenzo dove ci sono le Cappelle Medicee (dove però non siamo entrati perché la tipa alla biglietteria ci è risultata piuttosto antipatica e abbiamo trovato il prezzo del biglietto alto). Un punto a sfavore dei luoghi di interesse di Firenze è che purtroppo pochissimi prevedono delle agevolazioni per studenti.

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La Basilica di Santa Croce a Firenze

Una piccola merenda ce la siamo concessi a La Ménagére posto enorme e super instagrammabile consigliato dalla Connie: un caffè, un thè e una red velvet deliziosa da dividere.

Infine la Chiesa di Santa Maria Novella che purtroppo abbiamo trovato chiusa: inconsciamente abbiamo sottovalutato questa zona della città vicino alla Stazione, e ce ne siamo pentiti perché la Basilica e il Piazzale sono molto belli e circondati da locali carinissimi!

Tempo scaduto: recuperati i bagagli, prendiamo il nostro treno di ritorno!

 

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FOTOAUTOMATICA…cheese!

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