Quando siete in pizzeria ordinate la pizza con impasto alla napoletana o la pizza sottile e croccante? Noi siamo team impasto napoletano, quindi perché non andarla a mangiare direttamente a Napoli?!
Abbiamo raggiunto Napoli con l’aereo, prenotando nel sito di Easyjet: più veloce ed economico rispetto al treno, il volo è durato circa un’ora e a mio avviso è stato il mezzo ideale soprattutto se avete l’intenzione di stare pochi giorni.
Per quanto riguarda l’alloggio, abbiamo prenotato presso Il Tesoro Suite & Spa, un albergo che si trova in un bel palazzo lungo la centralissima Via Duomo. L’hotel è stato aperto di recente e dispone di una SPA su prenotazione, il personale è molto accogliente e non ha mai mancato di disponibilità nei nostri confronti: ricorderemo sicuramente la cortesia delle ragazze del mattino, le tisane che ci faceva Ottavio dopo le abbuffate in giro per il centro e le chiacchierate notturne con Massimo. Non mi è mai capitato di sentirmi così coccolata dal personale di un albergo!
Per raggiungere l’albergo dall’aeroporto Capodichino abbiamo preso un taxi:la tariffa è fissa ed il costo si aggira intorno ai 25 euro quindi, diffidate da chi vi chiede più soldi! Una volta tornata al nord ho scoperto l’esistenza di una navetta che al costo di 5 euro a persona parte dall’aeroporto ogni 15-20 minuti (a seconda della fascia oraria) e ferma nei luoghi principali della città. La zona in cui abbiamo alloggiato, una tra le più caratteristiche e veraci di Napoli perché vissuta ancora da napoletani, è risultata perfetta dato che ci ha consentito di spostarci a piedi con grande facilità verso tutti i principali punti di interesse.
COSA FARE A NAPOLI
Il nostro tempo a disposizione per vedere Napoli era veramente limitato, siamo rimasti un giorno e mezzo. Nonostante ciò devo dire che sono stata soddisfatta perché siamo riusciti a visitare quasi tutte le cose che mi ero prefissata. Sicuramente due giorni pieni sarebbero l’ideale e, potendo, mi sento di consigliarvi di aggiungere un giorno extra per fare un giro sulle isole (nuovo obbiettivo per la mia Bucket List).
NAPOLI SOTTERRANEA
Percorrete Via Dei Tribunali e giunti in Piazza San Gaetano arriverete alla Napoli Sotterranea, il percorso ufficiale nelle viscere della città. Si scende 35 metri circa, i cunicoli seguono il percorso di un vecchio acquedotto romano che in tempo di guerra è servito da rifugio dai bombardamenti. La temperatura è di 18 gradi ed è molto umido tanto che sono state piantati dei fiori e delle piante che non necessitano di acqua e si alimentano con la luce di lampade che seguono gli orari del sorgere e del tramontare del sole.
Il biglietto costa 10,00 euro, il percorso viene spiegato da una guida; tutto è stato piuttosto interessante soprattutto perché Deborah (la guida ndr) ha saputo attirare la nostra attenzione. Si parte ogni ora, ed in totale la visita è durata un’ora e mezza perché sono incluse due tappe extra che riguardano un vecchio teatro romano scoperto da pochi anni.
CHIOSTRI DI SANTA CHIARA
Il Complesso Monumentale di Santa Chiara è composto dalla Basilica dedicata alla Santa, in stile gotico, e da quattro chiostri monumentali che la circondano: quando siamo arrivati picchiava il sole di mezzogiorno e c’era una luce pazzesca che illuminava le maioliche gialle del giardino. C’è anche un sito archeologico di epoca romana ed un museo.
L’ingresso è a pagamento: 6,00 euro tariffa intera oppure 4,50 euro per il ridotto.
MUSEO CAPPELLA SAN SEVERO
Assolutamente da non perdere durante la vostra permanenza nella città partenopea il Museo Cappella San Severo. Il Cristo Velato, la scultura marmorea di Giuseppe Sanmartino che ha fatto morire di invidia Antonio Canova, si trova al centro della stanza. L’impressione è quella di essere ad una veglia funebre: è un’opera veramente affascinante, ricca di dettagli come i segni dei chiodi sulle mani e la vena sulla fronte, per non parlare del drappeggio, iconico.
Il costo del biglietto è di 5,00 euro ridotto o 7,00 euro tariffa intera. Il nostro consiglio è quello di prendere le audioguide per non perdersi nemmeno un particolare del museo: lo spazio è veramente ridotto (e affollato) ma ci sono un sacco di cose da vedere. Oltre all’opera principale, il Cristo Velato, il sito nasconde elementi esoterici e massonici.
STAZIONE METROPOLITANA DI TOLEDO
La fermata della metro Toledo meritava di essere una tappa nel nostro itinerario: è famosa per l’istallazione Relative Light di Robert Wilson, un’opera che si basa su giochi di luce.
L’idea che un’opera possa entrare nella quotidianità delle persone mi ha sempre reso entusiasta perché rendere bello un luogo così trafficato significa aver cura della città e rendere partecipi le persone di un progetto.
Dato che per entrare è necessario acquistare il biglietto per la metro (1,20 euro corsa semplice), non limitatevi alle scale mobili ma proseguite senza uscire: dove ci sono i tappeti mobili c’è una realizzazione artistica di Oliviero Toscani, la “razza umana”, ovvero una gigantografia di faccioni più o meno famosi.
CASTEL DELL’OVO

Tra una sfogliatella, un cuzzetiello e una frittatina, a Castel dell’Ovo ci siamo arrivati nel tardo pomeriggio anche se la nostra intenzione iniziale era arrivarci per pranzo. In realtà non poteva andare meglio di così perché da qui abbiamo potuto godere di un tramonto pazzesco sul mare. Per arrivare a Castel dell’Ovo percorrete Via Toledo fino a Piazza del Plebiscito, dove si trova anche il Teatro San Carlo, e proseguite per il lungomare.
IL DUOMO DI NAPOLI
Il Duomo di Napoli custodisce il Tesoro di San Gennaro: una raccolta di donazioni fatte dai napoletani nel corso dei secoli affinché il Santo li proteggesse nei momenti di difficoltà; questi regali si sono mantenuti nei secoli e i più importanti sono la Collana di San Gennaro in oro, argento e pietre preziose realizzata nel 1679 e la Mitra con diamanti, rubini, smeraldi e due granati, realizzata nel 1713. Il folklore relativo a questa figura religiosa è dovuto alla liquefazione del sangue del Santo, episodio che avviene tre volte l’anno: il sabato che precede la prima domenica di maggio, il 19 settembre (giorno di San Gennaro) e il 16 dicembre.

Morì martire e il sangue gli venne tolto dopo l’esecuzione e mantenuto in due ampolle; la prima testimonianza scritta circa la liquefazione del sangue avvenne nel Medioevo durante una processione pubblica. Tuttavia si pensa che sia avvenuto anche nel V secolo, quando le sue reliquie furono spostate sulla collina di Capodimonte.
L’ingresso è gratuito e sono rimasta molto soddisfatta della campanella di San Gennaro che ho acquistato.
VIA SAN GREGORIO ARMENO
Tappa obbligatoria, via San Gregorio Armeno è conosciuta principalmente come la Via dei Presepi. L’occasione perfetta per immergersi nella Napoli più vera ed acquistare una statuetta di Maradona da mettere nel vostro presepe di casa insieme ai Re Magi.
DOVE MANGIARE
Ma quindi dove abbiamo mangiato questa pizza napoletana?
Noi ci siamo affidati alla Figlia del Presidente. Abbiamo aperto le danze della nostra mini vacanza con tre antipasti a testa: arancino, frittatina e crocchè che si sono rivelati essere delle vere e proprie bombe! Buonissime, ci mancherebbe, ma eravamo abituati alle misure ristrette che ci danno al Nord ci siamo riempiti la pancia ancora prima di cominciare. Ecco, se tornassi indietro prenderei solo una porzione. Per quanto riguarda la pizza siamo rimasti sul classico con una bella margherita. Comunque se ve lo state chiedendo sì, siamo stati influenzati da Alessandro Borghese! Per chi non lo sapesse questa pizzeria ha partecipato al programma 4 Risotoranti.
In totale abbiamo speso 23,00 euro. Onestissimo. In due ovviamente.

Non ci siamo fatti mancare neanche la pizza a portafoglio, autentico piatto dello street food napoletano: viene cotta al momento e servita piegata, rigorosamente margherita! Noi l’abbiamo presa da Zia Esterina Sorbillo.
In Via dei Tribunali c’è l’imbarazzo della scelta per quanto riguarda la pizza e lo street food.
Altri posti che ci sono piaciuti tanto:
ANTICA PIZZERIA E FRIGGITORIA DI MATTEO
In via dei Tribunali, è una delle pizzerie/friggitorie storiche di Napoli. Qui abbiamo provato la frittatina di pasta e la pizza fritta con la ricotta!
TANDEM D’ASPORTO
Se siete vicino al Complesso di Santa Chiara fateci una tappa, noi abbiamo optato per il cuzzetiello, la “fine” del pane ripieno con polpette e parmigiana di melanzane. Una goduria, forse è una delle cose più buone che io abbia mai mangiato!
OFFICINA DEL MARE
Questo ristorante si trova a Borgo Marinari, un isolotto a ridosso di Castel dell’Ovo. Qui abbiamo consumato una buona cena di pesce, i piatti erano molto curati e ricercati. Peccato che Alvise abbia chiesto al cameriere se gli scialatielli ai frutti di mare avessero il sugo di pomodoro, «lo chef s’offende!». Buona anche la “mozzarella experience”: una bufala con pesto e calamari alla julienne.
PASTICCERIA POPPELLA
Se mai un giorno vogliate assaggiare un pezzo di nuvola vi consiglio di assaggiare il fiocco di neve di Poppella: definirlo bombolone non credo sia il termine giusto, ma si tratta di un soffice paninetto farcito di crema di latte. Se ci penso riesco a ricordare il gusto di questa meraviglia!
Ah! Tra una frittatina, un babà e una sfogliatella (magari una di quelle ottime che trovate da Scatuchio) vi consiglio di soffermarvi di fronte alla Madonna con Pistola di Banksy che si trova in Piazza Gerolomini, nei pressi di Via dei Tribunali.
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