ISLANDA: ITINERARIO DI 10 GIORNI LUNGO LA RING ROAD

Se come noi amate i viaggi on the road, l’Islanda è il paese che fa per voi: un viaggio in macchina nelle terre islandesi non sarà di certo una passeggiata, ma la vostra fatica sarà ripagata da paesaggi mozzafiato e da avventure incredibili!

Questo viaggio ha soddisfatto e superato le nostre aspettative: la bellezza e la forza della natura si manifestano appieno in questi luoghi e alla sensazione di libertà costante si aggiunge la gentilezza e l’ospitalità degli islandesi. Tuttavia, in Islanda il meteo cambia molto velocemente ed è spesso imprevedibile, non tutte le strade sono asfaltate, bisogna tenere a mente la distanza della stazione di servizio successiva, e soprattutto si ha una voglia irrefrenabile di fermarsi ogni dieci minuti lungo la strada per scattare una foto, mandando in fumo così senza troppe remore l’itinerario.

Ma partiamo dall’inizio, innanzitutto è importante sapere che la Hringvegur, nota come ring road o strada statale numero 1, è la strada principale del Paese; questa corre lungo tutto il perimetro dell’isola seguendo un percorso circolare. In questo articolo troverete descritte nel dettaglio le tappe del nostro itinerario attraverso la ring road, il nostro viaggio è durato una decina di giorni, durante i quali abbiamo percorso più di 3300 km

In realtà, la scelta dell’itinerario è molto soggettiva, la Hringvegur è lunga solamente 1330 km ma i luoghi d’interesse da visitare lungo la strada sono moltissimi e richiedono deviazioni più o meno lunghe: sta solo a voi la scelta di selezionare gli imperdibili da includere nel vostro programma di viaggio. Ovviamente il numero di giorni che avete a disposizione può fare la differenza, ma ritengo che dieci giorni siano un buon compromesso per riuscire a visitare le destinazioni più importanti.

In questo articolo troverete il nostro personale itinerario a cui potete ispirarvi per costruire il vostro!

On the road

Poche informazioni pratiche:

  • In Islanda ci sono essenzialmente tre tipi di strade: Paved road (strade asfaltate), Gravel road (strada sterrata), F road (piste interne malmesse, percorribili solamente durante pochi mesi all’anno);
  • Dopo varie ricerche abbiamo deciso di noleggiare l’auto ad un prezzo molto conveniente presso il noleggio Blue Car Rental, nel dettaglio una Suzuki Jimny 4×4. Il nostro consiglio è di noleggiare un’auto 4×4, anche se non avete intenzione di percorrere le F road, comunque dovrete affrontare le gravel road ed è meglio andare sul sicuro;
  • Inoltre, vi consigliamo di stipulare le varie assicurazioni, compresa quella per sabbia e cenere (SAAP);
  • Il navigatore e le mappe cartacee sono indispensabili.
iceland blog move4ward
Super macchinina!

GIORNO 1: REYKJAVIK

Abbiamo deciso di dedicare il primo giorno del nostro viaggio interamente all’esplorazione della città di Reykjavik, a questo proposito abbiamo scritto un articolo esaustivo che trovate qui (Reykjavik: Cosa vedere in un giorno).

GIORNO 2: LA PENISOLA DI SNAEFELLSNES

Pronti, partenza, via! Il secondo giorno abbiamo ritirato l’auto, e dopo una breve sosta a Borgarnes per la colazione, ci siamo diretti verso la magica Penisola di Snaefellsnes. La penisola, lunga circa un centinaio di kilometri, offre panorami mozzafiato e paesaggi molto diversi tra loro; includetela nel vostro itinerario e non ve ne pentirete!
La prima tappa della giornata è stata Búðir, qui si trova una chiesa davvero particolare, costruita in legno nero e incastonata tra i campi lavici di Buðahraun. Non resta alcuna traccia del villaggio di pescatori che un tempo dimoravano in questi luoghi, tuttavia potete percorrere il sentiero che attraversa questo antico campo lavico.

islanda, itinerario, move4ward, travel blog
La chiesetta nera di Budir

Dopo aver scattato qualche foto, ci siamo diretti verso Arnarstapi, e abbiamo compiuto il famoso trekking costiero che collega questo paesino con Hellnar. La passeggiata dura circa una quarantina di minuti e vi permette di camminare costeggiando la costa frastagliata, attraversando campi di lava, grotte ormai erose dal vento e archi di pietra. Se siete affamati Arnarstapi è sempre ricca di food truck.
Ripresa la macchina, abbiamo continuato il nostro giro della penisola in senso orario, risalendo dalla costa meridionale alla parte settentrionale, e ammirando i fari dai colori sgargianti che si trovato lungo la costa, siamo arrivati a Grundarfjordur, forse il luogo più caratteristico che identifica la penisola. Infatti, qui si erge il Kirkjufell (foto copertina), una montagna dalla forma conica molto particolare e alta poco meno di 500m, la cascata Kirkjufellfoss si trova proprio di fronte e contribuisce a dare a questo luogo un’aura fatata e indubbiamente magica.
La sera abbiamo dormito in un bellissimo Airbnb ai piedi dei fiordi occidentali, non prima di aver ripreso le forze in una piacevolissima hot pot.

islanda, itinerario, move4ward, travel blog
Kirkjufell

GIORNO 2: I FIORDI OCCIDENTALI E HVITSERKRUR

La signora islandese che ci ha ospitati la sera precedente ci ha fatto sapere che per visitare al meglio i fiordi occidentali bisognerebbe dedicare loro almeno 3-4 giorni; noi purtroppo abbiamo avuto un solo giorno a disposizione per esplorare questa zona, pertanto abbiamo fatto una selezione abbastanza drastica.
I fiordi occidentali sono il luogo dove la natura e i paesaggi islandesi raggiungono il culmine della bellezza, forse anche perché solo il 10% dei viaggiatori visita questa regione, e questo contribuisce sicuramente a preservare questi luoghi come autentici e selvaggi. Tuttavia, questi territori sanno essere anche impervi e inospitali, non esistono strade asfaltate e quelle che ci sono risultano essere piene di buche. Inoltre, le strade sembrano non finire mai poiché queste seguono tutto il perimetro dei fiordi, di conseguenza i tempi di percorrenza si allungano moltissimo in questa regione.
La meta principale della giornata è stata la cascata di Dynjandi, da quanto è bella sembra addirittura irreale, è altissima e si compone di sette cascate minori, per di più apre davanti a sé ad un paesaggio incredibile. La strada per arrivare è lunga, ma ne vale la pena.

islanda, itinerario, move4ward, travel blog
L’imponente cascata di Dynjandi

Prima di arrivare a Saudarkrokur, dove abbiamo poi passato la notte, abbiamo deciso di fermarci (un po’ di corsa) a Hvitserkrur, che è forse il posto che mi è piaciuto di più in tutto il viaggio!
Per raggiungere Hvitserkrur dovrete compiere una piccola deviazione dalla ring road e prendere poi un sentiero un po’ impervio sulla costa orientale che vi condurrà fino alla spiaggia nera sottostante. Qui sorge un faraglione basaltico alto quindici metri dalle forme curiose (ad alcuni ricorda un rinoceronte), e poco più in là si può ammirare anche una colonia di foche. Vi assicuro che passeggiare qui al tramonto è stata un’esperienza davvero magica!

islanda, itinerario, move4ward, travel blog
Il monolite di Hvitserkrur, ad alcuni la sua forma particolare ricorda un rinoceronte

GIORNO 3: AKUREYRI, GODAFOSS E ALDEYJARFOSS

La mattina del terzo giorno abbiamo raggiunto la città di Akureyri, la seconda città più grande del Paese (anche se qualsiasi altra nazione, date le dimensioni, la definirebbe un “paesino”). Ad ogni modo, questo è il posto ideale per sgranchirsi le gambe, fare colazione in uno dei tanti caffè, dedicarsi un po’ allo shopping, insomma per ritrovare la civiltà dopo essere rimasti per qualche tempo nella desolazione dei fiordi occidentali.
Nel pomeriggio ci siamo diretti verso la cascata di Godafoss, la cascata degli dei, tra le più conosciute e spettacolari d’Islanda. Questa cascata è alta solo pochi metri, ma è molto larga, infatti si estende per più di 30.

islanda, itinerario, move4ward, travel blog
#Selfie

Poco distante da Godafoss si trova la cascata Aldeyjarfoss, quasi sconosciuta ai più, ma a parere nostro tra le più belle di tutta l’Islanda. Vi avverto che raggiungere questo luogo non è affatto semplice, bisogna percorrere per un’oretta una strada sterrata, dopodiché imboccare per un breve tratto una F-road (per cui è indispensabile avere un’auto 4×4). All’arrivo la fatica è ripagata e la vista è grandiosa: l’acqua che corre lungo la valle precipita tra le colonne di basalto in una piscina circolare, prima di proseguire con il suo corso. Potete ammirare questo spettacolo dall’alto, oppure scendere fino alla base della cascata. Per scendere non esiste un vero e proprio trekking, anzi è più corretto dire che bisogna arrampicarsi sulle rocce in una via ferrata non attrezzata, quindi ve lo consiglio solo se non soffrite di vertigini.

GIORNO 4: WHALE WATCHING E MYVATN

Questa giornata molto impegnativa è iniziata con una sveglia che ha suonato molto presto, infatti nei nostri piani c’era l’esperienza di whale watching con partenza dal porto di Husavik. Al porto di Husavik operano diverse agenzie che offrono più o meno tutte la stessa esperienza allo stesso prezzo. Tenete presente che il periodo migliore per questo tipo di escursioni va da giugno ad agosto/settembre quando le probabilità di avvistamento delle balene sono praticamente certe.
Noi abbiamo optato per Gentle Giants, acquistando i biglietti il mattino stesso, infatti non serve prenotare, e per il tour classico di tre ore abbiamo speso a testa 10.500 isk (80 euro circa). Gentle Giants organizza le escursioni servendosi di vecchi pescherecci che sono stati restaurati, e prima di salire a bordo vi forniscono il necessario per proteggervi dal vento e dal freddo.

islanda, itinerario, move4ward, travel blog
Whale watching con Gentle Giants

Siamo rimasti incantati e affascinati da questa esperienza, mai provata prima, infatti abbiamo avuto la fortuna di poter ammirare sia i delfini che le balene. Non posso fare a meno di consigliarvi questa escursione, vedere le balene risveglia emozioni ancestrali e riscalda il cuore anche dei più scettici.
Per concludere la mattinata al meglio ci siamo diretti verso la spettacolare cascata Dettifoss, che è nientepopodimeno che la cascata più grande d’Europa. Stando di fronte a questo spettacolo ci si avvicina un po’ di più a comprendere la potenza e la forza della Natura; ogni secondo 400 metri cubi d’acqua si gettano rumorosamente giù per il canyon. Inoltre, gli spruzzi di acqua con la luce del sole formano gli arcobaleni più belli che io abbia mai visto.

Dettifoss e i suoi arcobaleni

Nel pomeriggio abbiamo deciso di esplorare la zona del Myvatn, anche se questo luogo meriterebbe molto più tempo. Questa regione prende il nome dal lago omonimo, il Myvatn appunto, uno specchio d’acqua noto principalmente per la numerosa fauna che lo abita, ma sono i dintorni del lago che costituiscono il vero gioiello di questi luoghi: paesaggi che sembrano marziani, pozze di fango ribollenti, formazioni laviche, crateri di vulcani che alimentano la sensazione di trovarsi in un altro pianeta. In particolare, vi consigliamo di dedicare la vostra attenzione al campo di lava Dimmuborgir, dove una serie di sentieri non impegnativi vi consentono di passeggiare tra le formazioni laviche, la zona di Hverir, e il cratere di Hverfjall, di cui si può raggiungere la cima a piedi.

islanda, itinerario, move4ward, travel blog
Davide in un paesaggio marziano

GIORNO 5: SEYDISFJORDUR e MJOIFJORDUR

Questa giornata è iniziata nel modo più colorato possibile, con la visita alla pittoresca cittadina di Seydisfjordur. Se riuscite a pensare a qualcosa di più romantico di un piccolo villaggio islandese fatto di casine colorate, una stradina arcobaleno, con un piccolo lago al centro e custodito tra montagne imbiancate di neve, fatemi sapere. In questo contesto così fiabesco abbiamo deciso di fare colazione all’Hotel Aldan, che si trova proprio sulla strada arcobaleno che porta alla chiesetta. Pagando una cifra fissa, potete accedere alla colazione a buffet migliore di tutta l’Islanda; cereali, skyr islandese, marmellata di rabarbaro, waffles appena fatti con sciroppo d’acero, mirtilli appena raccolti, pane caldo, cornetti salati da riempire, insomma un po’ di tutto!

move4ward iceland islanda viaggio
Un po’ Bob Dylan e Suze Rotolo sulla copertina di The Freewheelin’

Dopo questa colazione impegnativa ci siamo diretti verso i fiordi orientali, se avete tempo, fermatevi a Mjoifjordur, la strada che segue il profilo di questo stretto fiordo è impegnativa con i suoi tornanti, l’assenza di protezioni, il mare agitato a pochi metri di distanza e le tante cascate che scendono sulle pareti delle montagne vicine. Qui nel fiordo si trova il relitto di una nave, abbandonato sulla spiaggia, ormai sforacchiato dall’erosione e divorato dalla ruggine, ma molto suggestivo.

GIORNO 6: PENISOLA DI STOKKSNES e JOKUSARLON

In questa giornata ci siamo diretti verso la penisola di Stokksnes, meta fondamentale per ogni fotografo che aneli a visitare le terre islandesi, qui si trova Vestrahorn mountain, un luogo incredibilmente suggestivo che vi consiglio di visitare al mattino presto oppure al tramonto, questi due momenti creano una luce che contribuisce ancora di più alla magia del paesaggio. All’ingresso, al Viking cafè, si paga una tassa per entrare (800 isk, circa 7 euro) dopodiché, parcheggiata l’auto, si prosegue a piedi camminando su una spiaggia nerissima. Vestrahorn è una montagna appuntita che ha la particolarità di specchiarsi in una laguna fatta di acqua bassissima che si forma proprio lì davanti. Con la montagna sullo sfondo e il suo riflesso, il mare agitato poco più in là, e le dune di sabbia nera si ha la cornice perfetta per scattare delle belle foto e per godersi questo panorama islandese al meglio!

islanda, itinerario, move4ward, travel blog
Vestrahorn sullo sfondo

Poco distante si trova il famoso villaggio vichingo che si può raggiungere con una breve passeggiata, il villaggio fu costruito come set cinematografico, mai curato, versa ora in condizioni fatiscenti. Tuttavia, rende abbastanza bene l’atmosfera vichinga e merita di essere visto anche solo per la cornice naturale meravigliosa in cui è inserito.
Dopo aver finito di scattare le foto di rito ci siamo infilati in auto e ci siamo rimessi sulla ring road, con direzione Jokusarlon. Sulla strada per arrivare alla laguna ghiacciata si piò scorgere in lontananza l’imponente e impressionante lingua di ghiaccio che scende dal ghiacciaio Vatnajökull, la quale comunque nel corso degli ultimi decenni si è ridotta notevolmente a causa del riscaldamento globale. Tenete presente che vi trovate di fronte ad una meraviglia della natura, di fronte al frigorifero del mondo, si dice che il Vatnajökull sia l’oggetto dalla più ampia visibilità al mondo, con una buona visibilità infatti può essere visto dalla cima più alta delle isole Fær Øer, distanti 550 km.

islanda, itinerario, move4ward, travel blog
Il ghiacciaio Vatnajökull, possiamo solo immaginare come fosse ammirarlo qualche decina di anni fa

Una volta giunti a Jokusarlon ci si accorge subito della differenza abissale che esiste tra Nord e Sud in Islanda, la regione meridionale dell’isola è molto più turistica, le attrazioni sono facilmente raggiungibili e piene di persone. Ad ogni modo, una visita alla Jokusarlon merita, qui troverete icebergs immensi che viaggiano lenti, foche che fanno capolino e diamanti di ghiaccio che si depositano sulla riva.

Diamond beach

GIORNO 7: VIK, SELJALANDFOSS, SKOGAFOSS, SÓLHEIMASANDUR

Vik è la cittadina più meridionale di tutta l’Islanda, ed è il punto di partenza ideale per visitare la spiaggia di Reynisfjara. Questa spiaggia è un luogo tutto da scoprire, spesso è avvolta dalla nebbia e in lontananza si scorgono appena due enormi faraglioni tra le onde dell’oceano, si cammina su una distesa di ciottoli nerissimi lasciandosi alle spalle le scogliere fatte di colonne basaltiche. Tra le colonne basaltiche in alcuni periodi dell’anno nidificano i puffins, a settembre abbiamo avuto la fortuna di vederli e fotografarli!

islanda, itinerario, move4ward, travel blog
Un puffin simpatico e fotogenico
Le scogliere basaltiche di Vik

Riprendendo l’auto in pochi minuti si può raggiungere il promontorio roccioso di Dyrholaey, da cui si gode di una vista incredibile sulla costa meridionale.

move4ward iceland
Una vista incredibile!

Vi sono due cascate vicine nei dintorni di Vik che meritano una visita veloce: Seljalandfoss e Skogafoss, di cui parlerò in modo più approfondito in un articolo dedicato alle cascate. In breve, Seljalandfoss è una cascata visibile dalla ring road e facilmente raggiungibile, la sua particolarità è che un sentiero vi permette di camminare dietro il getto della cascata per un’esperienza a 360°. Skogafoss invece è una cascata imponente, ed è il luogo di una leggenda, si dice infatti che bagnandosi con le acque della cascata è possibile ritrovare un oggetto smarrito e cercato da molto tempo.

islanda, itinerario, move4ward, travel blog
Skogafoss

Nel pomeriggio siamo andati a visitare la carcassa dell’aereo abbandonato sulla spiaggia di Sólheimasandur: ormai più di quarant’anni fa, nel 1973, questo aereo della US Navy fu costretto ad un atterraggio di emergenza su questa spiaggia sperduta della costa islandese meridionale. Tutto l’equipaggio sopravvisse ma l’aereo venne abbandonato sul posto, si dice che qualche abitante del luogo si sia fregato le ali e la coda e la cosa fa molto ridere. Molti blog dicono che questo relitto sia poco conosciuto e difficile da raggiungere: niente di più falso. Le coordinate GPS esatte sono:63°27’32.8″N, 19°21’53.2″W, ma non vi serviranno, infatti lasciata la macchina in un parcheggio ben segnalato, dovrete percorrere una strada oramai segnata, per circa una trentina di minuti. Una volta arrivati dovrete fare i conti con il turismo di massa che invade il sud dell’Islanda.

move4ward iceland islanda viaggio
La carcassa dell’aereo a Sólheimasandur

Stesso discorso per Seljavallalaug, questa piscina raccoglie l’acqua calda colata dal ghiacciaio Eyjafjallajökull fin dal 1923, quando è stata costruita. Anch’essa tuttavia è tutt’altro che il miglior segreto d’Islanda, ormai meta turistica di massa. Se avete tempo fate un salto a vederla solamente per il suo valore storico e per il contesto in cui è inserita.

GIORNO 8: CIRCOLO D’ORO

Pensavate che ce ne fossimo dimenticati ma invece abbiamo solamente rimandato l’esplorazione del famosissimo Circolo d’Oro al penultimo giorno, questo itinerario comprende tre attrattive imperdibili e fondamentali, poco distanti tra loro e vicine alla capitale: Þingvellir, Geysir e Gullfoss.
Il parco nazionale di Þingvellir non è un luogo noto solo per le bellezze naturalistiche, ma anche per il sito storico più importante di tutto il Paese, in quanto sede dell’antichissimo parlamento islandese. Infatti, nel 930 d.C. i vichinghi concepirono il primo parlamento democratico del mondo, detto AlÞingi. Ad ogni modo, il parco è noto ai più per essere il luogo in cui confluiscono la placca tettonica nordamericana e quella euroasiatica; queste due placche terrestri si allontanano da 1 a 18 millimetri ogni anno e nel tempo hanno dato origine a diverse faglie, il canyon più grande è decisamente quello di Almannagjá. Seguendo i sentieri segnati del parco raggiungerete tutte i punti di interesse e potrete camminare alla base del canyon.
Per quanto riguarda il secondo luogo di interesse, il termine che indica il fenomeno dei geyser deriva proprio da questa località: Geysir. L’accesso a questa zona è a offerta libera, qui Stokkur, un geyser molto affidabile emette ogni 5-10 minuti un getto d’acqua che può raggiungere i 30 metri di altezza!

islanda, itinerario, move4ward, travel blog
Geyser

Infine, Gullfoss, la cascata più famosa d’Islanda, caratterizzata da uno spettacolare doppio salto, capace di creare una parete di spruzzi altissimi che nelle giornate soleggiate si trasformano in arcobaleni.

GIORNO 9: BLUE LAGOON

Abbiamo pensato che il modo migliore per terminare questo viaggio incredibile fosse passare una giornata intera immersi nell’acqua termale, e quale posto migliore se non la Blue Lagoon? Certo, anche questo luogo è molto turistico e molto affollato ma credo che valga la pena vederlo almeno una volta. Rimanere in questa laguna di acqua caldissima, azzurra e lattiginosa, incastonata nel campo di lava, con il volto spalmato di maschera di silice e un frullato di skyr in mano, è un’esperienza da fare almeno una volta nella vita!
La laguna è dotata poi di ogni tipo di servizio, spogliatoio, docce, sauna, una terrazza panoramica, un bar e un ristorante. Vi consiglio di prenotare i biglietti per tempo, il pacchetto base per una giornata alla Blue Lagoon costa circa 10.000 isk (circa 70/80 euro) ma ovviamente dipende dal periodo.

Blue Lagoon

Comment

There is no comment on this post. Be the first one.

LASCIA UN COMMENTO

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.