I nostri consigli per godere delle Dolomiti anche nei mesi estivi, per trovare riparo dal caldo cittadino tra il fresco e il verde di queste montagne. Ecco una una lista dei rifugi e delle passeggiate più belle della Val Zoldana e dintorni.
La Val Zoldana è casa mia, ho passato molte estati tra il monte Pelmo e il monte Civetta e sono profondamente innamorata di queste montagne. Questa valle è il mio posticino del cuore, ogni estate ci vado almeno un paio di volte per prendere un bel respiro, al riparo dal caos e dal caldo della città.
In generale credo che la montagna sia un’ottima opzione per un weekend o una vacanza estiva, spesso non viene apprezzata come dovrebbe, ma varrebbe la pena ricordarsi che a poche ore di auto si trovano le bellissime Dolomiti. La montagna è tutto il verde che ci manca in città, è pace e relax ma anche fatica e impegno, la montagna non perdona disattenzioni e superficialità ma se la rispetti ti regala emozioni uniche.
Valeria Tonello ha scritto:
Chiedimi perché vado in montagna. Chiedimi perché, quando il resto mi sta stretto, l’unica via è il sentiero. Chiedimelo. Perché? Perché in montagna non puoi sprecare fiato per parole inutili. Lo devi conservare per arrivare in cima, e il resto è silenzio o parole gentili. Perché l’unico peso è lo zaino. Non c’è peso per il cuore. Perché tutti, se lo desiderano, possono arrivare in cima. Solo un passo dietro l’altro. Perché incroci persone che trovano ancora un momento per salutarti. Perché non ci sono orpelli: ci sei tu e c’è il tuo corpo, che devi custodire e curare, se vuoi avere le forze. C’è il cielo con i suoi umori. Non si scherza con la pioggia, il vento, la neve o la notte. Devi fare molta attenzione, e tornare a quello stadio primitivo in cui la natura e i suoi movimenti erano parte della tua vita, parte integrante del tuo quotidiano. Non puoi snobbare la natura, in montagna: ti tira per la manica, ti chiede di guardarla, di studiarla, di esserle presente. In montagna puoi e devi essere presente a te stesso, senza distrazioni. Forse è per questo che, sopra tante vette, telefonini e internet funzionano a singhiozzo… è la natura che ti dice: “Lascia stare, lascia stare il superfluo. Stai con gli amici. Stai con gli animali. Stai con te stesso. Non ti serve nient’altro”.
In questo articolo ho raccolto una selezione dei rifugi più belli, facili e conosciuti di questa zona, spero che possano essere fonte di ispirazione per gite e passeggiate future:
RIFUGIO COLDAI E LAGHETTO
Il rifugio Adolfo Sonnino Al Coldai (2132 m. s.l.m.), conosciuto ai più semplicemente come “Il Coldai” è forse la passeggiata più famosa di tutto il monte Civetta.
Il rifugio si può raggiungere partendo da Palafavera, dalla Forcella Staulanza oppure da Alleghe (Piani di Pezzè). Il mio consiglio è quello di parcheggiare l’auto a Palafavera, qui potete imboccare il sentiero oppure prendere una seggiovia (5€) a due posti che vi risparmierà un breve ma faticoso tratto di passeggiata. Una volta giunti in quota, una larga mulattiera vi porterà fino alla Malga Pioda dove potrete ricaricare le vostre borracce di acqua fresca; da qui il sentiero è più stretto ed inizia a salire, vi porterà in meno di un’ora al Rifugio Coldai.
La passeggiata è molto panoramica, offre degli scenari davvero ammirevoli, e al tempo stesso non richiede sforzi eccessivi, infatti questo rifugio è adatto a tutti, anche ai bambini!

Consiglio: Portatevi il pranzo al sacco e, una volta giunti al Rifugio non fermatevi lì a mangiare, proseguite la vostra camminata e con soli 15/20 minuti in più, proseguendo attraverso la forcella, potrete pranzare sulle rive color smeraldo del bellissimo Laghetto Coldai.
RIFUGIO TISSI
Il rifugio Tissi intitolato alla memoria dell’alpinista Attilio Tissi, è situato in cima al Col Reàn, a 2250 m di altitudine, in una posizione davvero panoramica, infatti al tramonto si gode di una vista incredibile sulla parete nord-ovest della Civetta, che assume un colore rosa aranciato molto acceso.
Il rifugio Tissi si può raggiungere principalmente attraverso due strade: la prima, lasciandosi alle spalle il laghetto Coldai sopracitato, si prosegue lungo il sentiero 560, che in questo tratto fa parte della ben nota Alta Via n. 1 delle Dolomiti. Si prosegue camminando ai piedi della parete nord ovest del Civetta. Ben presto il rifugio Tissi appare in bella vista situato sopra un alto sperone roccioso, è famoso proprio per il fatto che si vede sempre ma si ha la sensazione di non arrivarci mai!
Partendo da Palafavera il tempo richiesto è di circa 3-4 ore. Altrimenti, il rifugio può essere raggiunto partendo da Listolade e passando per il rifugio Vazzoler.
TRANSCIVETTA / GIRO DEL MONTE CIVETTA
Il Giro del Monte Civetta è una passeggiata lunga ma bellissima che vi consente di toccare vari rifugi nel giro di 2 giorni. Il dislivello è considerevole, circa 2000 metri, per questo il mio suggerimento è quello di suddividere l’esperienza in due giorni per godersela al meglio, pernottando al rifugio Tissi.
Il percorso che vi suggerisco è il seguente: partenza da Listolade, in particolare dal Rifugio Capanna Trieste (1150 m.s.l.m.), e quindi arrivo al Rifugio Vazzoler (1711 m.s.m.l.), si prosegue poi verso il Rifugio Tissi (2281 m.s.l.m.), dove è possibile ammirare il tramonto sulla parete nord-ovest del Civetta.

Il giorno seguente ci si incammina verso la forcella Col Negro (2203 m.s.m.l.) e quindi si raggiunge il laghetto coldai (2143 m.s.l.m.), quindi Rifugio Coldai, Malga Pioda e arrivo a Palafavera. Il consiglio è di arrivare a Palafavera solamente se avete qualcuno disponibile a venire a prendervi, altrimenti dovete scendere verso i Piani di Pezze, fino ad Alleghe, e da qui prendere l’autobus fino a Listolade, dove riprenderete l’auto lasciata il giorno prima.
Questo giro è impegnativo, lungo, ma al tempo stesso fattibilissimo e vi permette di godervi queste montagne per due giorni di seguito. Vi sconsiglio il giro del Monte Civetta passando per il Van delle Sasse, a meno che voi non siate degli escursionisti esperti e soprattutto ve lo sconsiglio in un giorno soltanto.
RIFUGI CITTÀ DI FIUME E CRODA DA LAGO
Il rifugio Città di Fiume (1917 m.s.l.m.) è indubbiamente il più facile tra quelli presenti in questa lista, partendo dal Passo Staulanza si prosegue lungo una mulattiera bianca molto ampia e in un’oretta si arriva al rifugio. Questa passeggiata è ideale per i bambini o per le persone anziane!
In realtà, molto spesso noi consideriamo questo rifugio un punto di partenza per altre passeggiate, prima fra tutte per giungere al Rifugio Croda da Lago. Dal Rifugio Città di Fiume si prende il sentiero 467, completamente diverso dal precedente, un sentiero sterrato che offre delle terrazze panoramiche pazzesche (vedi foto).

Proseguendo si attraversa la Forcella de la Puina, la Forcella Col Roan, e si giunge alla Malga Prendera, qui vi aspetta un grande prato, ricoperto di stelle alpine, e spesso ci sono i cavalli allo stato brado. Proseguendo sul sentiero si attraversa la Forcella Ambrizzola, e si arriva al Rifugio Croda da Lago. Il rifugio Croda da Lago, situato a 2046 metri d’altitudine, si trova ai piedi del monte omonimo, in riva al lago Federa.


Proseguendo la passeggiata, se avete qualcuno che possa venire a prendervi potete proseguire fino al Passo Giau (2236 m), a mio parere, uno dei posti più belli e rilassanti del mondo, dove potrete godere di una vista a 360 gradi sul panorama circostante.
LE MALGHE VESCOVÀ E FONTANAFREDDA
Nelle vicinanze del passo Staulanza si trovano due malghe, la Malga Vescovà (1740 m.s.m.l.) e la malga Fontanafredda (1768 m.s.l.m.), praticamente si trovano una di fronte all’altra e rappresentano un’ottima base per passeggiate ed escursioni nel Gruppo della Civetta. La zona intorno a queste due malghe è una delle mie preferite, ampi prati con animali liberi al pascolo, inoltre offrono la possibilità di ristorazione e di acquisto dei prodotti tipici (formaggio di mucca, misto capra e di capra, ricotta fresca e affumicata di mucca e di capra, miele e burro, se arrivate presto!).
Dalla Malga Vescovà vi consiglio di seguire il sentiero 568 verso il Rifugio Fertazza (1839 m) e Rifugio Belvedere (2082 m), è una passeggiata molto bella e anche se non arrivate fino in cima, potete fermarvi per un picnic al Col dei Baldi. Aguzzate la vista perché questa zona è ideale per raccogliere i mirtilli e i lamponi, e se siete fortunati anche qualche fungo!

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